STORIA DI UNA MAMMA (VINCENTE) E DEL SUO BIMBO (5 anni!) CHE NON VOLEVA FARE DIDATTICA E RIABILITAZIONE A DISTANZA… LEGGI PER SAPERE COME CI SIAMO RIUSCITE!

Cara mamma,

se sei tra quelle mamme che stanno impazzendo dietro questa didattica a distanza o se tuo figlio sta facendo riabilitazione a distanza, spero che questo articolo possa aiutarti.

Voglio raccontarti di come alcune mamme hanno trovato soluzioni vincenti per sapersela cavare anche in questa situazione.

MA soprattutto, voglio rassicurarti: se tuo figlio ancora fa fatica a parlare o sei preoccupata perché non pronuncia bene dei suoni, come vedrai da questa storia, non devi aspettare che tutto riapra per farlo vedere da un logopedista.

SEI PRONTA A LEGGERE COME MAMMA L. HA OTTENUTO OTTIMI RISULTATI CON IL SUO BAMBINO RIUSCENDO A GESTIRE IL TRATTAMENTO LOGOPEDICO E LE ATTIVITÀ DELLE MAESTRE DIVERTENDOSI???

Il piccolo M. , 5 anni, ha un disturbo di linguaggio, deficit dell’attenzione e iperattività.

Puoi immaginare come già a quell’età sia molto difficile tenere un bambino seduto a lungo e per giunta davanti ad un pc. Con le sue difficoltà tutto questo risultava molto amplificato causando un sindrome pericolosissima anche a mamma L.: “la sindrome dei capelli dritti!!!” Si diciamo pure che dopo ogni seduta la mamma ne veniva fuori con i capelli dritti! Come abbiamo fatto a risolvere questa situazione?

A parte gli scherzi….

Questo momento storico sta mettendo alla prova tutti noi. Come genitori la nostra routine quotidiana è stata completamente stravolta e ci siamo ritrovati a dover essere insegnanti, educatori, terapisti, ma prima di tutto sempre i loro genitori! E non è semplice ricoprire tutti questi ruoli. Questo lo so perché ti confesso che è difficile anche per me con mia figlia.

Oggi voglio raccontarti però di come siamo riuscite a gestire questo ruolo a distanza con una mamma speciale.

L. mi ha contattata perché, stava incontrando molte difficoltà nello  svolgere con il proprio bimbo le attività che mandavano dalla scuola dell’infanzia, ma stavo notando che anche le nostre sedute risultavano molto faticose, per me ma anche per L. che doveva svolgere il mio ruolo fisicamente!

A distanza anche per noi terapisti è difficile gestire la situazione. Soprattutto i bambini molto piccoli hanno più bisogno della relazione in presenza, dunque L. mi aiutava molto in questo ma ormai era evidente che questo intervento doveva essere ripensato!

COME FARE?

Come ti raccontavo M. ha un disturbo di linguaggio, presenta quindi delle fragilità nella pronuncia di alcuni suoni e nella costruzione e comprensione delle frasi. Inoltre fatica ad aspettare il suo turno quando si parla. Ha difficoltà a portare a termine un compito che gli si chiede di svolgere (es. vai la e prendi questo), evidenziando anche difficoltà di pianificazione e sequenzialità. Per non parlare dell’iperattività che gli rende difficile stare seduto a svolgere un piccolo compito.

La mamma mi racconta che il bambino, in base anche alle sue difficoltà, fa fatica a rimanere seduto, è poco motivato e ha difficoltà a portare avanti le consegne se non per pochi minuti. L. stava provando un senso di frustrazione perché pensava di non essere capace di aiutare suo figlio, non sapeva come rendere le cose più semplici e superare questa difficoltà.

Cosa ci siamo inventante???

In questo periodo la fantasia è un’arma in più che dobbiamo avere. Una delle fatiche del disturbo di iperattività è che il movimento diventa comunque una parte fondamentale dell’apprendimento…Lo è sempre  per i bambini, ma in questo caso ancora di più!

Dunque la chiave doveva essere questa!

…abbiamo creato un setting in movimento!

Con l’aiuto di questa super mamma ho trasformato la seduta del mio piccolo amico in una caccia al tesoro con piccole sfide da superare.

Lui sta lavorando su obiettivi linguistici ma anche sui pre-requisiti agli apprendimenti in quanto il prossimo anno andrà in prima ed è necessario costruire quelle abilità che gli serviranno l’anno prossimo!

Se ancora non hai avuto modo di conoscere quali sono questi importantissimi pre-requisiti (fondamentali come base per poter apprendere alla scuola primaria), puoi scoprirli subito leggendo questo articolo http://https://www.primeparole.it/pronti-partenza-prima/

Voglio subito svelarti come abbiamo strutturato questa divertente caccia al tesoro affinchè anche tu possa avere un’intuizione e provare anche con il tuo piccolino! Queste sono piccole indicazioni studiate per il mio bimbo ma dalla quale si può prendere spunto per affrontare situazioni simili.

  • COMPRENSIONE DELLA FRASE: abbiamo scelto 4 immagini abbinate ad una azione e il bambino deve fare strike sull’immagine corretta.
  • METAFONOLOGIA (un parolone per dire “giochi con le lettere”!): abbiamo organizzato un percorso con dei cerchi dove deve saltare mentre suddivide ogni sillaba di una parola estratta da un sacchetto magico. Inoltre un secondo gioco consiste nell’indovinare cosa spunta fuori dal sacchetto magico, con estrazione di sillabe (es ma ti ta).
  • ASSOCIARE QUANTITÀ E NUMERI: il bambino deve trovare tanti oggetti in base al numero scelto dalla mamma, in questo caso il piccolo aveva una fila di birilli bicchieri con vari numeri scritti, e a seconda di quello estratto dalla mamma doveva cercare la postazione corretta.
  • I CONTRARI: quando la mamma diceva avanti il piccolo doveva fare un salto indietro, viceversa quando la mamma diceva indietro il bambino doveva fare un passo avanti.
  • MACCHININE E PERCORSI: con dei percorsi rettilinei, curvilinei, misti, il bambino deve guidare la macchina all’interno del percorso.
  • SUONI: la mamma suona degli strumenti (fatti con oggetti di riciclo) e lui deve associare lo strumento al suono che ha sentito (il bambino è bendato
  • POCHI O TANTI? Con due contenitori il piccolo deve mettere dentro pochi oggetti e nell’ altro tanti
  • MOVIMENTI PAZZI: quando dico al bimbo vai avanti lui deve fare il contrario e andare indietro e fare il movimento opposto quando dico vai indietro.
  • ROBOTINO: con gli occhi chiusi la mamma deve guidare il piccolo dicendo piccoli comandi avanti indietro destra e sinistra portandolo a scoprire dove si trova il tesoro.

Il mio piccolo amico è stato bravissimo ed ha superato le prove scoprendo alla fine il tesoro! Queste sono SOLO UNA PARTE di alcune strategie che stiamo alternando ed usando durante le nostre sedute.

Come vedete lavorare a distanza e in maniera diversa da quella a cui siamo abituati è possibile e anche divertente se si vuole!

Capisco la preoccupazione che hanno tante mamme: non è facile in questo momento gestire tutto, ma…

come adulti abbiamo sempre il compito di adattarci noi ai più piccoli e trovare nuove strategie che rendono le attività più accattivanti per il bambino.

Un consiglio che ti do è quello di fargli sperimentare cose nuove, in questo modo:

  1. Scoprirai anche tu cose nuove che gli piacciono
  2. Si potrà sperimentare e si sentirà capace di fare qualcosa in più!
  3. Questo è un super potenziamento dell’autostima!!!

Ti voglio salutare con un bellissimo insegnamento di quel bambino che non voleva crescere mai…

Fa bene a te ma fa bene anche a me ricordarlo: “Nel momento in cui dubiti di poter volare, perdi sempre la facoltà di farlo!” -Peter Pan-

Cara mamma,

anche in questo momento difficile non dubitare di poter fare delle cose grandissime per il tuo bambino!

Sono con te!

Le precedenti indicazioni non rappresentano in alcun modo una valutazione delle competenze, quanto piuttosto una linea guida per osservare i bambini ed identificare la presenza di eventuali segnali di difficoltà. Se si hanno dei dubbi è bene rivolgersi al pediatra o al NPI.

 Contattami senza impegno per fissare la prima chiamata di conoscenza gratuita!

logopedistavalente@primeparole.it

In una prima telefonata decideremo insieme se e quando è necessario fissare un appuntamento.

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