Respiri con la bocca aperta: cosa osservare e 3 consigli per agire subito

Durante le ultime valutazioni in studio, mi capita sempre più spesso di avere a che fare con adulti, non solo bambini, che rimangono spesso a bocca aperta, di notte russano e si ritrovano ad avere un pò di bavetta sul cuscino.

Mi chiedono come mai succedd questo, e si ritrovano il giorno dopo ad essere molto stanchi e poco concentrati. Per me è molto importante valutare questo aspetto e capire cosa ha portato a respirare in questo modo.

Ma facciamo un passo indietro.

Perché è importante respirare con il naso e non con la bocca

La respirazione fisiologica è con il naso. Grazie al naso l’aria che inspiriamo viene umidificata, riscaldata e purificata da polveri e batteri prima di essere introdotta nei polmoni.
Inoltre, solo chi respira con il naso produce l’ossido nitrico che migliora la quantità di ossigeno nel sangue e migliora l’attività dei neurotrasmettitori cerebrali.
Quando respiriamo con il naso, quindi in condizioni fisiologiche, lo facciamo senza sforzo con le labbra competenti (chiuse) e rilassate, con le arcate dentarie che non entrano in contatto tra loro, la lingua appoggiata sul palato.
Quando ciò non avviene, ci troviamo davanti ad un’alterazione dello schema respiratorio abituale dove si respira a “bocca aperta”

Quali sono le cause una respirazione di tipo orale:

  • vizi orali (mangiarsi le unghie, uso prolungato del ciuccio, biberon, dito..)
  • ipertrofia di adenoidi e tonsille
  • riniti
  • allergia
  • setto nasale deviato

Se ci ritroviamo ad avere, ad esempio, una ostruzione delle vie aeree superiori, come ad esempio l’ipertrofia delle adenoidi e delle tonsille, l’aria non riesce più ad entrare facilmente dal naso, per cui l’organismo sceglie un percorso più semplice facendo passare l’aria dalla bocca.

In realtà, questo tipo di respirazione è molto più faticosa, e il suo organismo potrebbe presentare alterazioni muscolo-scheletriche, delle mucose e cerebrali.

Non solo grandi ma anche bambini: si stima che circa 1/3 dei bambini respiri a bocca aperta anche in assenza di ostruzioni delle vie aeree superiori, allergie o infiammazioni.

L’identikit del respiratore orale

Solitamente il respiratore orale ha le labbra aperte e screpolate, il labbro superiore è corto e ipotonico. La lingua, che non riesce ad assumere una posizione fisiologica si trova bassa e/o in mezzo ai denti. Il palato, potrebbe essere stretto e profondo e il suo nasino sarà sottile con narici strette e piccole.
La  bocca può presentare alterazioni nelle arcate dentarie (morso aperto, morso profondo, morso incrociato). Il colorito del viso è pallido con presenza di occhiaie scure.

Quali sono le conseguenze di una respirazione orale

  • Alterazioni dei muscoli del viso: il respiro orale mette a rischio gli equilibri muscolari che servono per una crescita fisiologica e armonica del viso
  • Deglutizione non fisiologica: la postura della lingua è bassa per poter permettere al bambino di respirare. Non esercita quindi una spinta corretta sul palato ma contro i denti
  • Frequenti episodi di faringiti e tonsilliti in quanto l’aria che entra attraverso la bocca non viene umidificata e purificata causando uno stato costante di infiammazioni delle vie aeree e dell’orecchio
  • Scarsa qualità del sonno, il bambino va infatti incontro a vari risvegli notturni e il giorno dopo è più nervoso e disattento
  • Russamento notturno associato ad apnea, sonno agitato e posizione anomale durante il sonno
  • Timbro di voce nasale
  • Modifiche posturali: i bambini respiratori orali per agevolare la respirazione mettono il capo in estensione modificando la postura della lingua, della mandibola e alterano la curva fisiologica della cervicale
  • OSAS (Sindrome delle apnee ostruttive del sonno): sono episodi di prolungata ostruzione delle vie aree superiori durante il sonno comportando una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue.
  • Scarsa ossigenazione del cervello per scarso apporto ossido nitrico
  • Iperattività e sonnolenza diurna
  • Scarso rendimento scolastico
  • Alterazione nella produzione dei suoni

L’approccio al “respiratore orale” è multidisciplinare e coinvolge diverse figure quali l’otorino, il logopedista, l’osteopata, il neuropsichiatra infantile, il pediatra e l’ortodontista.

3 consigli da mettere in pratica subito

  • Effettuare una buona igiene nasale: utilizza lavaggi nasali e dopo asciuga bene il naso
  • Soffia una narice per volta, soprattutto se sei raffreddato

Se hai dubbi sulla respirazione  non esitare a contattarmi. In questi casi il logopedista può aiutare il tuo bambino a ritrovare la giusta respirazione nasale.

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