Un proverbio irlandese dice: “ una bella risata e un lungo sonno sono le migliori cure nel libro del medico”. Cosa c’è infatti di più rigenerante di un buon sonno notturno? Eppure, magari al mattino ti capita di risvegliarti già stanca , forse anche più stanca di prima, come se avessi lavorato per tutta la notte. Ciliegina sulla torta, magari tuo marito ti punzecchia divertito perchè…hai russato, mandando in fumo la tua immagine romantica di bella addormentata!
Non preoccuparti: insieme possiamo capire se ti tratta di un fenomeno occasionale oppure di un segnale da approfondire. Difatti può capitare a tutti di russare per varie cause – reflusso gastroesofageo, aumento di peso, oppure semplicemente si è fatto “serata” il giorno prima : finché si tratta di casi sporadici non c’è da allarmarsi. Se invece il tuo sonno è frequentemente disturbato e non sai il perché, vale la pena prendere in considerazione altre possibili cause.
Lascia che ti spieghi perchè respirazione, russamento e un buon sonno sono collegati tra loro. La respirazione è considerata una delle funzioni primarie: è innata ritmica ed involontaria. E’ importante per il nostro organismo per l’assunzione di ossigeno e di anidride carbonica. Questo deve avvenire attraverso il naso, con le labbra chiuse senza sforzo e la mandibola in postura di riposo con la lingua che appoggia sul palato. Grazie alla respirazione nasale l’aria viene riscaldata, purificata, umidificata.
Quando queste dinamiche non avvengono correttamente, e si ha per esempio una respirazione orale abbiamo una alterazione della posizione della lingua che va in protrusione andando a interporsi tra le labbra esercitando una spinta contro le strutture mandibolari e mascellari. Inoltre, il naso che va a lavorare di meno causerà un restringimento delle cavità nasali e crescita del palato duro con conseguente deviazione del setto nasale. Inoltre, come ci indicano gli studi più recenti la lingua è un regista molto potente all’interno della bocca ed una sua posizione errata può causare modifiche nell’equilibrio muscolare creando alterazioni ad alcune strutture come mascella e mandibola.
COS’ALTRO ALTERA LA RESPIRAZIONE?
Ci sono alcune situazioni che alterano la respirazione e di conseguenza anche il tuo sonno:
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ipertrofia adenotonsillare, setto nasale deviato, polipi nasali, sinusiti croniche ecc..
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respirazione orale
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vizi orali
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infettive come raffreddori o rino-sinusiti
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neoformazioni, corpi estranei, micrognazia, retrognazia, ipotonia muscolare, protrusione linguale ecc..
POTREBBERO ESSERCI DELLE CONSEGUENZE?
Essendo la respirazione così importante, potrebbero esserci alcune conseguenze a livello di organi e apparati:
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interposizione della lingua che causa uno squilibrio sulle strutture oro-facciali
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ipotonia ali del nasolabiale
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malocclusioni
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alterazioni scheletriche
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asimmetrie del volto
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facies adenoidea: faccia lunga e stretta, naso piccolo, labbro superiore sottile e incompetente, inespressività del volto
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sonno agitato, sonnolenza diurna, disturbi comportamentali e iperattività, scarse prestazioni scolastiche.
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alterazione nella produzione dei suoni
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coinvolgimento di vari apparati che causano OSAS: apnea ostruttiva del sonno
Ed eccoci a noi, oggi voglio proprio parlarti di quest’ultima. L’ OSAS rientra tra i disturbi respiratori del sonno (SDB – Sleep Disordered Breathing) un’insieme di alterazioni patologiche che riguardano il flusso aereo quando la persona è addormentata.
Oltre l’ OSAS nei disturbi respiratori del sonno troviamo:
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Apnea / Ipopnea ostruttiva del sonno (OSA)
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Risvegli correlati allo sforzo respiratorio (Respiratory Effort-Related Arousals – RERAS)
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Ipossiemia
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Ipoventilazione
L’ OSAS viene definita dall’ OMS una patologia cronica. E’ caratterizzata da ripetuti episodi di ostruzione delle vie aeree superiori con interruzione o diminuzione del flusso aereo oronasale. Questa ostruzione può verificarsi dai dieci secondi a diversi minuti con 5 episodi per ogni ora. E’ caratterizzato da roncopatia/russamento che può rappresentare un campanello d’allarme da non sottovalutare per la diagnosi di questa patologia.La sua incidenza è di 1:5 (età 40-65 anni), 24% riguarda la popolazione maschile e il 9% quella femminile.
CHE SINTOMI POSSIAMO RITROVARCI AD AVERE?
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russamento notturno
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continui cambiamenti di posizione e frequenti risvegli
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cadute ossiemia e desaturazione di ossigeno ed emoglobina arteriosa
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microrisveglio
- enuresi
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cefalea mattutina
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disturbi nello stato di veglia
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sonnolenza diurna
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sudorazione eccessiva
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ansia, irritabilità
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astenia
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difficoltà di concentrazione
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ridotta efficienza sul posto di lavoro e perfomance scolastica
La diagnosi prevede l’approccio di un team multidisciplinare per dare il miglior approccio terapeutico possibile:
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Anamnesi, storia clinica, sintomi e segni
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Questionari
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Esami Clinici (logopedista, medici specialisti in sonno, Orl, odontoiatra, ecc)
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Polisonnografia
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Esami complementari: identificare eventuali fattori anatomici (nasofibroscopia, cefalometria, ecc)
La terapia è multifattoriale dove il counseling riveste un ruolo fondamentale per la gestione e la presa in carico del paziente con OSAS e russamento.
Oltre al counseling risultano fondamentali terapie come:
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Cognitivo-comportamentale
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Posizionale
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Ventilatoria con CPAP
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Dispositivi orali di riposizionamento mandibolare
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Terapia chirurgica
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Calo ponderale
- Terapia logopedica miofunzionale
Perchè ti ho parlato di tutto questo? Riconoscere in maniera tempestiva l’ OSAS permette di avere una migliore qualità di vita per quanto riguarda patologie cardiovascolari e metaboliche. Inoltre possiamo limitare situazioni di pericolo come ridurre i rischi sul posto di lavoro, incidenti stradali, riduzione della qualità sul posto di lavoro e perfomance scolastica.
COME POSSIAMO PRENDERCI CURA DEL NOSTRO SONNO?
Intanto se noti o ti fanno notare che durante la notte è presente russamento, apnea, respirazione a bocca aperta è bene parlarne quanto prima con il tuo medico di base o il pediatra.
Ti suggerisco alcuni piccoli accorgimenti per prenderti cura del sonno utili per tutti i russatori:
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curare l’igiene nasale attraverso lavaggi nasali con la corretta modalità di soffiare e svuotare le narici in maniera alternata
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dormire di lato
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umidificare l’aria della stanza
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non andare a letto subito dopo i pasti, aspettare almeno tre ore
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rilassare i muscoli del collo e della testa.
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Bibliografia:
Terapia Miofunzionale – Nuove Tendenze (Saccomanno, Paskay – Ed. EE)
Terapia Miofunzionale Orofacciale – AA.VV. (Ed.Edra)