Il bambino respira con la bocca: cause e soluzioni

Durante le ultime valutazioni in studio, mi capita sempre più spesso di avere a che fare con bambini che respirano a bocca aperta.

Molte mamme mi chiedono come mai il loro bambino durante la notte russa o dorme a bocca aperta. Per me è molto importante valutare questo aspetto e capire cosa ha portato il bambino a respirare in questo modo.

Ma facciamo un passo indietro.

Perché è importante respirare con il naso e non con la bocca

La respirazione fisiologica è con il naso. Grazie al naso l’aria che inspiriamo viene umidificata, riscaldata e purificata da polveri e batteri prima di essere introdotta nei polmoni.
Inoltre, solo chi respira con il naso produce l’ossido nitrico che migliora la quantità di ossigeno nel sangue e migliora l’attività dei neurotrasmettitori cerebrali.
Il bambino che respira con il naso, quindi in condizioni fisiologiche, lo fa senza sforzo con le labbra competenti (chiuse) e rilassate, con le arcate dentarie che non entrano in contatto tra loro, la lingua appoggiata sul palato.
Quando ciò non avviene, ci troviamo davanti ad un’alterazione dello schema respiratorio abituale dove il tuo bambino respira a “bocca aperta”

Quali sono le cause una respirazione di tipo orale:

  • vizi orali (uso prolungato del ciuccio, biberon, dito..)
  • ipertrofia di adenoidi e tonsille
  • riniti
  • allergia
  • setto nasale deviato

Se il tuo bambino si trova ad avere, ad esempio, una ostruzione delle vie aeree superiori, come ad esempio l’ipertrofia delle adenoidi e delle tonsille, l’aria non riesce più ad entrare facilmente dal naso, per cui l’organismo sceglie un percorso più semplice facendo passare l’aria dalla bocca.

In realtà, questo tipo di respirazione è molto più faticosa per il bambino, e il suo organismo potrebbe presentare alterazioni muscolo-scheletriche, delle mucose e cerebrali.

Inoltre, si stima che circa 1/3 dei bambini respiri a bocca aperta anche in assenza di ostruzioni delle vie aeree superiori, allergie o infiammazioni. Quindi in questo caso, i colpevoli di una respirazione orale sono biberon, ciuccio ed altri vizi orali.

L’identikit del bambino che respira male

Potresti riconoscere il tuo bimbo in questo identikit. Solitamente il respiratore orale ha le labbra aperte e screpolate, il labbro superiore è corto e ipotonico. La lingua, che non riesce ad assumere una posizione fisiologica si trova bassa e/o in mezzo ai denti. Il palato, potrebbe essere stretto e profondo e il suo nasino sarà sottile con narici strette e piccole.
La sua bocca può presentare alterazioni nelle arcate dentarie (morso aperto, morso profondo, morso incrociato). Il colorito del viso è pallido con presenza di occhiaie scure.

Quali sono le conseguenze di una respirazione orale

  • Alterazioni dei muscoli del viso: il respiro orale mette a rischio gli equilibri muscolari che servono per una crescita fisiologica e armonica del viso
  • Deglutizione non fisiologica: la postura della lingua è bassa per poter permettere al bambino di respirare. Non esercita quindi una spinta corretta sul palato ma contro i denti
  • Frequenti episodi di faringiti e tonsilliti in quanto l’aria che entra attraverso la bocca non viene umidificata e purificata causando uno stato costante di infiammazioni delle vie aeree e dell’orecchio
  • Scarsa qualità del sonno, il bambino va infatti incontro a vari risvegli notturni e il giorno dopo è più nervoso e disattento
  • Russamento notturno associato ad apnea, sonno agitato e posizione anomale durante il sonno
  • Timbro di voce nasale
  • Modifiche posturali: i bambini respiratori orali per agevolare la respirazione mettono il capo in estensione modificando la postura della lingua, della mandibola e alterano la curva fisiologica della cervicale
  • OSAS (Sindrome delle apnee ostruttive del sonno): sono episodi di prolungata ostruzione delle vie aree superiori durante il sonno comportando una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue.
  • Scarsa ossigenazione del cervello per scarso apporto ossido nitrico
  • Iperattività e sonnolenza diurna
  • Scarso rendimento scolastico
  • Alterazione nella produzione dei suoni

L’approccio al bambino “respiratore orale” è multidisciplinare e coinvolge diverse figure quali l’otorino, il logopedista, l’osteopata, il neuropsichiatra infantile, il pediatra e l’ortodontista.

Se hai dubbi sulla respirazione del tuo bambino non esitare a contattarmi. In questi casi il logopedista può aiutare il tuo bambino a ritrovare la giusta respirazione nasale.

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