Allattamento al seno: l’allenamento prezioso per la bocca del tuo bambino.

I benefici legati all’allattamento al seno sono ampi e riconosciuti. Dal legame affettivo allo stabilire positive connessioni relazionali, dalla sicurezza allo sviluppo cognitivo tutti gli ambiti della vita di un piccolo cucciolo vengono illuminati da questa possibilità. Un’opzione che quando possibile, se desiderata e liberamente scelta, può dunque rivelarsi estremamente positiva. Quello che magari conosciamo meno è la relazione che corre tra allattamento al seno e lo sviluppo della bocca. Scopriamo di più insieme.

Quando pensiamo all’alimentazione e alla crescita del nostro piccolo spesso il pensiero corre ai consigli che abbiamo ricevuto fin da subito da medici, specialisti, famiglia e/o amici.  In questa prospettiva uno dei primi passaggi che tornano in mente è l’allattamento al seno.

Quando una mamma ha la possibilità, questa rimane dunque un’opzione valida e benefica per il bambino. Tutti infatti ne conoscono e ne riconoscono i benefici sul breve e sul lungo termine. Gli aspetti che entrano in gioco influiscono su numerosi ambiti dello sviluppo di nostro figlio. Questa pratica è difatti in grado di riflettere i suoi benefici:

  • Sulla nutrizione vera e propria fornendo il giusto apporto volto al sostentamento
  • Sul benessere psico-fisico generale del bambino
  • Sul suo sistema immunitario
  • Sullo sviluppo cognitivo-relazionale
  • Sul legame affettivo che unisce la mamma al bimbo

Nel tempo abbiamo appurato anche un altro settore prezioso che trae benefici fondamentali dall’allattamento al seno. Stiamo parlando della bocca, del suo sviluppo e delle funzioni a essa correlate.

La suzione: sinergia e coordinazione che aiutano sempre.

Il processo inizia fin dai primi momenti. Da quando il piccolo inizia ad attaccarsi al seno è questione di poco e il suo allenamento per la vita comincia. All’inizio un po’ incerto magari, il nostro bambino può dover adattarsi lentamente al meccanismo. I primi attimi quindi lo vedono alle prese con la comprensione e l’interazione con questa novità della sua esistenza fuori dalla pancia.

A questo punto il nostro piccolo campione  ha l’occasione di sperimentare e fare sua la coordinazione di tutti gli elementi che compongono la sua bocca. Succhiare e deglutire richiedono infatti una sinergia pressoché perfetta di lingua, labbra, mandibola.

Allattamento al seno per la masticazione e il linguaggio.

In questo equilibrio delicato si inseriscono poi altri importanti aspetti. Il piccolo, tra lo stupore e la meraviglia, comprende quasi inconsciamente che esiste una successione di eventi che devono essere ripetuti con costanza. Impara perciò il ritmo naturale che ognuno di noi sfrutta anche da adulto. Quella particolare coordinazione che vede sempre l’alternarsi di suzione/deglutizione, da ultimo sempre supportati dal respiro. È così che nel processo viene introdotta con tranquillità la respirazione con il naso.

Da questo punto di vista, l’allattamento al seno si trasforma infine in un allenamento continuativo in preparazione a ciò che sarà la quotidianità del nostro piccolo diventato adulto. Il nostro bambino acquisisce consapevolezza e dimestichezza con la sua bocca e con tutte le parti che interagiscono nel processo. Impara a vedere ogni elemento come suo compagno. Un amico prezioso con cui giocare per assaggiare, nutrirsi, scoprire gusti e sensazioni, deglutire, produrre suoni. Interagire con l’esterno in una dinamica che ogni giorno diventa più semplice, naturale e immediata perché è solo sua e l’ha esplorata in ogni aspetto.

Per concludere l’ultimo beneficio che non possiamo assolutamente trascurare è un fattore fisico che previene altre successive problematiche. Grazie alle dinamiche costanti che abbiamo appena descritto l’allattamento al seno permette di modellare il palato  di nostro figlio. Questo si riflette positivamente sullo sviluppo della sua cavità orale che sfocia in un più corretto allineamento dei denti limitando al minimo la comparsa di problemi di malocclusione e problematiche nell’articolare i suoni del parlato.

Per le mamme che per scelta o per necessità non hanno modo di allattare al seno, nessun problema! L’importante è sempre abbandonare entro i due anni l’uso del biberon e farne un uso consapevole per evitare alcune problematiche nel lungo periodo come malocclusioni, respirazione orale, difetti di pronuncia. Coccole, carezze, contatto pelle a pelle possono compensare la perdita del contatto fisico con il seno della mamma.

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